Sito Ufficiale del Gruppo di Ricerca per la Prevenzione della Patologia Ambientale - a cura di Giancarlo Ugazio

Gruppo di Ricerca per la Prevenzione

della Patologia Ambientale

Associazione Scientifica senza fini di lucro

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CINETICA  DELLA  PATOLOGIA  AMBIENTALE LUNGO  L’ARCO  VITALE  DELL’UOMO



 

CD-6

progressione accelerata   per POTENZIAMENTO TOSSICOLOGICO: anticipo del PUNTO Di non ritorno, attesa di vita abbreviata

esposizioni dopo la nascita, per tutto l’arco vitale:

MENABO’

01

PROGRESSIONE ACCELERATA PER INDUZIONE ENZIMATICA E POTENZIAMENTO TOSSICOLOGICO (sguardo d’insieme)

02

ESPOSIZIONE AD AGENTI INDUCENTI SUL SISTEMA ENZIMATICO CHE METABOLIZZA GLI XENOBIOTICI

03

SEGNI CLINICI DI INDUZIONE: EPATOMEGALIA,  MIGLIORATA SOPPORTAZIONE DELL’ALCOOL, BREVITA’ DELLA NARCOSI DA BARBITURICI

04

POSITIVITA’ DELI INDICATORI BIOLOGICI DI ESPOSIZIONE NEI LIMITI NORMALI

05

POSITIVITA degli indicatori biologici di danno anticipata rispetto alle attese

06

anticipO DELL’ insorgenza DEI SINTOMI IRREVERSIBILI E DELLA COMPARSA DEL PUNTO DI NON-RITORNO, p.esempio CIRROSI EPATICA E PRECOCITA’ DEL DEPAUPERAMENTO DELLA QUALITA’ DELLA VITA

07

ESAURIMENTO PRECOCE DELL’ATTESA DI VITA, (PRIMA DI 76 ANNI PER IL MASCHIO E DI 82 ANNI PER LA DONNA) CON MORTE ANTICIPATA

 

 
 

 

RIASSUNTO

   Quando l’essere umano si trova esposto a composti che non sono già veleni veri e propri ma precursori di agenti nocivi, può incorrere in un incidente di percorso che lo porta a mettere in atto quei sistemi enzimatici di cui  la natura l’ha fornito, in origine, per detossicare gli xenobiotici. Questo l’ha aiutato nel passato, da quando è comparso sulla terra insieme con tante specie animali,- con le quali  condivide le sorti nei confronti dell’ambiente. Questo è stato l’adattamento all’ambiente  basato su ritmi naturali, lenti: ora tutto è cambiato dopo la rivoluzione industriale a seguito del progresso tecnologico e di quello scientifico biomedico. Oggigiorno le carte in tavola sono cambiate, ci troviamo di fronte a molecole ed a situazioni ambientali che i nostri antenati, in primis i Romani ed i Greci manco si sognavano esistessero. Per la verità la gens della Roma imperiale insudiciava il mondo con i metalli pesanti maneggiati in quel tempo, soprattutto il piombo, e soccombette al saturnismo di cui fu vittima, nelle sue più varie espressioni cliniche.

   Ma ora, oltre agli elementi che ledono direttamente i distretti del nostro organismo, dobbiamo affrontare una miriade di composti inventati di recente ed usati nei diversi settori produttivi. L’uomo ha posto in essere una lista di nuovi xenobiotici che continua ad espandere illimitatamente giorno dopo giorno. E’ proprio verso queste preziose e perverse novità della chimica fine che dobbiamo fare i conti, soprattutto con i rischi del potenziamento tossicologico basato sull’induzione enzimatica. Il risultato finale è costituito da alterazioni dell’andamento della vita che non può essere considerato un adattamento, nel significato favorevole di questa espressione: infatti esso implica un decadimento della qualità di vita ed un accorciamento dei crediti di attesa di vita considerati normali per un società alla quale il progresso scientifico ha garantito anche un allungamento teorico dell’attesa di vita.

   Il buon senso potrebbe consigliare di acquisire la massima consapevolezza di questi rischi ambientali, da parte sia dell’uomo della strada, sia del cultore della scienza medica se si sceglie di non lasciare alle generazioni future un modo invivibile, somigliante a quello che vide l’estinzione della gens della Roma imperiale. La storia ci insegna che essa fu  sostituita dai barbari sopraggiunti via via  da terre  lontane: Visigoti, Ostrogoti, Unni, Longobardi e così via, magari infestati da parassiti, ma sani di mente e fertili.

 

 

 

 

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